Cellule vetrate a silicone strutturale con pinna esterna in alluminio
100 Liverpool Street

Le cellule, principalmente piane, sono disposte su di una poligonale per assecondare la pianta dell’edificio che è caratterizzata da diverse zone curve più o meno accentuate; per le zone a raggio stretto è stato necessario realizzare delle cellule vetrate curve.

In corrispondenza del giunto orizzontale di cellula è sempre presente una Fin verticale in alluminio opportunamente sagomata ad-hoc.

La finitura dei profili e tamponamenti interni è verniciata RAL 7016 mentre per l’esterno è stata adottata una finitura anodizzata “per interferenza” di colore scuro.

100 Liverpool Street

Sulla parte bassa dell’edifico troviamo una facciata a cellule che crea la gonna dell’edificio (circa 700 mq), realizzata con vetri stratificati serigrafati, piani e curvi, che si rastremano in prospetto.

Fin verticali in alluminio rastremate in altezza sono installate nel giunto tra i vetri, per dare continuità a quelle dei piani sovrastanti.

Questa facciata denominata “skirt” delinea la separazione netta tra i piani tipici, ad uso uffici, e il piano terra realizzato con facciate montanti e traversi, adibito ad uso commerciale/negozi.

Sui piani più alti troviamo terrazzamenti che vanno a restringere man mano l’edificio, su queste facciate   sono inserite porte con apertura automatizzata mentre su tutto coronamento esterno del terrazzo sono presenti balaustre vetrate free standing realizzate con vetri stratificati piani e curvi con corrimano inox (circa 1000 mq).

In sommità all'edificio, troviamo una zona impianti completamente rivestita da una facciata montanti e traversi in acciaio (2100 mq.) disposti con una geometria articolata in sezione.

Questa forma garantisce la ventilazione naturale degli impianti retrostanti ma al tempo stesso nasconde le aperure create rendendole mai visibili in prospetto.

Anche questa facciata incorpora vetri camera serigrafati e Fin verticali esterne rastremate con profondità fino a 700 mm. 

Hopkins Architects
Hopkins Architects

Il pluri-premiato studio Hopkins Architects è stato trai pionieri dell’architettura Britannica fin dalla sua costituzione nel 1976. Insieme a Norman Foster, Richard Rogers, Terry Farrell e Nicholas Grimshaw, Sir Michael Hopkins è una delle figure leader della introduzione di architettura high-tech in Gran Bretagna. Attualmente è condotto da sei Senior Partners , ha sede a Londra, vantando importanti progetti realizzati in tutto il mondo.

Principi architettonici, ambientali e sociali profondamente radicati sono alla base della loro progettazione. Lo studio è famoso per la sua attenzione al dettaglio, all’approccio innovativo alle costruzioni, alla onesta espressione dei materiali e alla progettazione sostenibile. Il primo edificio fuori dal territorio britannico è stata la sede di GEK ad Atene nel 2003, seguito dalla Torre Shin-Marunouchi a Tokio nel 2007. Oggi vanta la firma di edifici in quattro continenti, con progetti completati e in corso nel Regno Unito, negli USA, in Italia, Grecia, Turchia, India, Giappone, negli Emirati e in Arabia Saudita. I fondatori sono stati insigniti della Royal Gold Medal dal Royal Institute of British Architects Royal nel 1994 e Michael Hopkins è stato nominato Baronetto per il suoi servizi all’architettura Britannica.

La motivazione della Royal Gold Medal descrive il lavoro degli Hopkins come “non meramente quello di sfruttare la tecnologia per costruire in modo meraviglioso, né semplicemente di portare a termine progetti complessi e mutevoli nel modo più elegante, ma soprattutto di catturare nella pietra e di trasmettere nel bronzo le più alte aspirazioni della nostra epoca”, apportando un significativo contributo al dibattito sulla “delicato rapporto tra modernità e tradizione” Aggiungendo inoltre che “per Hopkins, il progesso non costituisce più una rottura con il passato, ma piuttosto un atto di continuità dove abilmente e intelligentemente integra elementi tradizionali come la pietra e il legno, con una tecnologia avanzata e responsabile per l’ambiente.

100 Liverpool Street

100 Liverpool Street

Una nuova energia all’edificio esistente, spogliato dell’obsoleto rivestimento e ora rivestito con una performante e dinamica facciata curva.

Project Specs

  • Location: Londra
  • Contractor: Sir Robert Mc Alpine
  • Cliente: British Land - GIC
  • Anno di completamento: 2021
  • PH: Jack Hobhouse Photographer + Charles Hosea
SEE ON STREETVIEW

Technology

100 Liverpool Street

Sistemi utilizzati

Cellule vetrate a silicone strutturale con pinna esterna in alluminio

Questo edificio di 11 piani è rivestito interamente da una facciata di tipo cellule a silicone strutturale, che si sviluppa su tutto il perimetro per una superficie di 15.000 mq. e per un totale di 2500 cellule. Le facciate a cellule sono realizzate in alluminio con vetri camera ad incollaggio strutturale, ogni cellula è caratterizzata da quattro specchiature; troviamo nella zona vision un vetro con coating high performance, due spandrel vetrati realizzati con vetrocamera serigrafati, con disegno ad asolatura verticale, ed uno spandrel metallico a marcapiano di forma a cassetto rovesciato, realizzato in lamiera e profili estrusi in alluminio disposti in orizzontale.

Process

Designed by

Hopkins Architects

Il progetto ha dato nuova energia all’edificio esistente, spogliandolo dell’obsoleto rivestimento fino alla struttura e fornendolo di una nuova dinamica identità grazie ad una nuova facciata curva e al rinnovato spazio pubblico circostante.

Nel cuore dell’edificio si trova un imponente atrio ellittico, circondato da flessibili spazi per uffici con un layout luminoso ed estremamente funzionale. Il nuovo edificio è stato innalzato di tre piani che risultano arretrati rispetto al profilo principale, creando nuovi giardini terrazzati e altri spazi di ricreazione all’aperto.

Il nono piano ha la possibilità di comprendere un nuovo ristorante con un'ampia terrazza dalla quale godere di una splendida vista sulla città. I tre nuovi efficienti nuclei a servizio dei piani uffici sono stati progettati per fornire la massima flessibilità e sono in grado di ospitare sia un singolo che multi locatari. Il progetto comprende anche una serie di unità commerciali di alta qualità poste al piano terra e al primo piano. L’edificio è caratterizzato da una serie di funzionalità all’insegna della sostenibilità e della riduzione della CO2, associata al riutilizzo della struttura interna. È previsto che questo progetto consegua la certificazione BREEAM Excellent. Comprende dei sistemi di costruzione ad alta efficienza, una attenta rielaborazione della struttura esistente, pannelli fotovoltaici e aree verdi all’aperto sulle terrazze superiori. Inoltre è stato incluso un significativo spazio per le biciclette con docce e spogliatoi.