South elevation: doppio involucro ventilato naturalmente
La facciata interna, la cui funzione caratterizzante è di resistenza alla "bomba", è a vetro strutturale, con struttura di alluminio di forma affusolata che ne alleggerisce l'impatto visivo interno.
La facciata esterna è separata da quella interna da un'intercapedine a tutta altezza ventilata naturalmente. La ventilazione è attivata mediante griglie poste alla base ed aperture in sommità che si aprono orizzontalmente mediante manovellismi appositamente studiati per il progetto.
All'interno dell'intercapedine sono alloggiate le tende oscuranti che scorrono lungo tiranti in acciaio inox.
La movimentazione degli apribili e delle tende segue una logica impartita da un sistema di controllo centralizzato specificatamente studiato per controllare i flussi di energia scambiati tra l'ambiente esterno e quello interno nelle diverse stagioni.
North elevation: acciaio ed alluminio
La facciata nord si affaccia sulla piazza principale Exchange Square. Definisce un volume aperto di 43 x 3 x 19 metri su cui si affacciano i locali interni all'edificio.
E' costituita da una struttura portante in acciaio verniciato formata da travi Virendell alte 18,00 metri, stabilizzate orizzontalmente mediante cavi in acciaio, a cui è vincolata una struttura in alluminio con pannelli vetrati a silicone strutturale; il tutto è sempre stato calcolato resistente "alla bomba" East/west entrance and corners : facciate appese curve
Sono delle facciate che chiudono dei vani di altezza di 14 metri racchiuse tra due muri portanti in cls. In questo caso per ottenere le prestazioni meccaniche richieste si è optato per una soluzione di facciata appesa alla struttura portante superiore mediante cavi in acciaio inox.
I traversi, che possono avere una lunghezza libera massima di 9 metri, dovendo supportare le forze orizzontali, tra cui la bomba, oltre ad assumere la particolare forma ogivale sono stati rinforzati utilizzando un profilo di allumino alleggerito con delle forature.
La forma dei profili e l'elevata inerzia degli stessi, hanno richiesto un notevole sforzo di messa a punto del processo di calandratura che è sfociato nella progettazione e costruzione di una specifica attrezzatura.
L'insieme di problematiche presenti in questo progetto e la loro complessità sono state efficacemente affrontate, anche grazie all'ottimo clima collaborativo instauratosi tra il committente (BOVIS EUROPE), il progettista (BDP) e la FOCCHI GROUP che ha messo a disposizione le proprie tecniche progettuali, produttive e organizzative.