Le condizioni di partenza erano molto critiche e gli standard Sheraton molto rigidi sui livelli sonori interni. Per le facciate continue si doveva garantire un abbattimento acustico eccezionale variabile dai 51 ai 60 dBA in funzione dell’orientamento (lato aeroporto – lato strada) e della destinazione interna dei locali. La grande torre verde, con la quale gli architetti Alfredo Corradini, Sandro Serapioni e Pierluigi Raule hanno caratterizzato il progetto, è simbolo di questo rispetto ambientale, pur nelle condizioni critiche di un edificio all’interno dell’aeroporto. Le funzioni sono state sottolineate dal colore: verde su azzurro cielo per la parte notte; caldo e “terreno” il blocco di base per il servizi ed il Centro Congressi. La torre lamellare di 9 piani che forma il blocco camere, realizzata con una facciata continua strutturale verde, contrasta con la piastra di base (3 piani) che accoglie i servizi ed il Centro Congressi realizzata con il travertino naturale e caldi inserti in colore "noce".