Main façade
Torre PWC - Libeskind

Le facciate presentano vetri piani che seguono la geometria dell’edificio. Le curvature sono ottenute variando l’angolo di inclinazione in corrispondenza dei giunti verticali e orizzontali tra le cellule.
A nord la geometria toroidale della facciata è definita da cellule piane trapezoidali con vetri piani che seguono con una linea spezzata sia l’arco in pianta e l’arco in sezione. In pianta le cellule adiacenti formano tra loro un leggero angolo assorbito nel giunto tra i montanti. 
In sezione verticale le curvature sono create variando l’angolo di inclinazione tra i montanti e traversi le cui facce rimangono sempre parallele al piano orizzontale. Per questa ragione l’angolo che i traversi formano con i montanti varia da piano a piano come definito nei disegni architettonici.
I profili di alluminio che costituiscono gli elementi del telaio sono progettati e prodotti in funzione degli specifici requisiti strutturali e funzionali del progetto. Al fine di definire le idonee prestazioni strutturali e termiche la facciata, progettata ad hoc, è stata certificata attraverso una procedura di test appropriata.

La dimensione tipica dei pannelli è di circa 1500mm x 4100mm, anche se non è possibile identificare un modulo costante in tutte le facciate per la geometria complessa della torre. 
L’estensione della superficie totale delle facciate è di circa 27.075 m2.
La facciata uffici sud è stata sviluppata in seguito ad uno studio fatto sul comportamento delle riflessioni luminose ed energetiche generate dalla forma convessa della superficie cilindrica della stessa. Per evitare una critica concentrazione di energia sulla piazza la superficie cilindrica è stata discretizzata con pannelli vetrati verticali facendo assumere alla facciata una caratteristica forma a gradoni. Le mensole dei gradoni sono in lamiera di alluminio verniciato PPC, coibentata con materassini isolanti ad alta densità per garantire le prestazioni termiche ed evitare l’effetto tamburo della pioggia. 
Il pannello orizzontale della mensola ha un modulo coincidente a quello delle cellule ed è integrato nel suo lato interno una serpentina elettrica come sistema antigelo per evitare la formazione di giaccio in caso di nevicate in concomitanza di abbassamenti di temperatura.
L’andamento a gradini comporta che in alcuni piani sia presente un pannello cieco (shadow box) in vetro e alluminio verniciato PPC. Dal piano 1 al 13 le cellule sono con vetro a tutta altezza, mentre a partire dal piano 14 fino al piano 30 sono previsti pannelli shadow box di fronte alla soletta. Lo shadow box è parte integrante della cellula che avrà in questo modo una conformazione “a ginocchio”. 
 

Nonostante la particolare geometria del corpo dell’edificio, è la “Crown” a caratterizzare davvero l’high-rise, che si ispira invece alla volta tipica dei duomi rinascimentali. 600 tonnellate tra acciaio e vetro compongono i 40 metri d’altezza del coronamento, che cela al suo interno i vani tecnici. L’involucro, realizzato con sistema a cellule, è sorretto da un articolato sistema di centine in acciaio in continuità con la maglia dei pilastri dei piani inferiori.

L’accesso all’edificio è definito da un ampio spazio di circa 20 metri di altezza: la lobby. Rappresenta uno spazio flessibile e trasparente, dal quale si distingue il motivo in legno e pietra della parete di fondo chiamata “feature wall”, volta a nascondere al suo interno la struttura di sostegno del mezzanino e gli impianti elettrici e meccanici. I piani uffici si sviluppano fino al ventottesimo livello della torre. I piani 27 e 28 ospitano un ufficio executive su due livelli e una sala congressi a doppia altezza. Data la geometria curvilinea dell’edificio, la sagoma della pianta e la relativa superficie è variabile piano per piano.

La facciata della torre curva è realizzata in vetro sostenibile e all'avanguardia, volto a riflettere lo spazio pubblico sottostante e le viste circostanti.
La torre è stata concepita da Studio Libeskind e SBGA | Blengini Ghirardelli secondo i più moderni criteri di sostenibilità costruttiva e ambientale, che ne fanno uno degli edifici più riconoscibili del nuovo skyline milanese.

Daniel Libeskind
Daniel Libeskind
Daniel Libeskind è nato in Polonia, anche se è riconosciuto, dai suoi studi, come un architetto statunitense, da considerarsi uno dei maggiori esponenti del decostruttivismo nell’architettura americana. Nel 1960 consegue una borsa di studio messa in palio dall' American-Israel Cultural Foundation Fellowship, che gli permette di realizzare uno dei suoi più grandi sogni, trasferirsi nella grande mela, New York, dove si iscrive alla facoltà di architettura della Cooper Union for the Advancement of Science and Art. Conseguita la laurea nel 1970 Daniel Libeskind si trasferisce a Londra, sotto consiglio di Peter Eisenman, per specializzarsi nella Storia e Teoria dell’Architettura, presso la Essex University. Terminati gli studi comincia la sua carriera da insegnante spaziando in diverse università mondiali, infatti da Londra si sposta a New York, per poi ritornare in Europa, arrivando addirittura in Giappone. Nel 1985 si trasferisce a Milano, dove resta fino al 1989, fondando la Architecture Intermundium, laboratorio didattico sperimentale. Poi dopo quattro anni lascerà l'Italia per Los Angeles, accettando l’invito della Paul Getty Foundation a lavorare come Senior Scholar al Center for the Arts and the Humanities. Da qui ha inizio per Libeskind una brillante carriera fatta di continui successi, facendogli acquistare una fama a livello mondiale. Suo il progetto di quella che diventerà l’icona irrealizzata del decostruttivismo, il City Edge di Berlino, vincendo il primo premio per il concorso dell’ IBA City Edge Competition. Solo due anni più tardi Daniel Libeskind vince uno dei concorsi più ambiti dagl’architetti di fama mondiale, l’ampliamento del Museo Ebraico di Berlino, città dove si trasferisce e fonda il suo nuovo studio di progettazione, dando vita ad una serie interminabile di straordinari progetti. I progetti firmati Libeskind assumono prestigio anno dopo anno, infatti dall’adeguamento del museo Ebraico di Berlino è stato un susseguirsi di successi.
SBGA
SBGA

Il portfolio dello studio SBGA | BLENGINI GHIRARDELLI comprende progetti di design urbano e architettonico, d'interni e industriale.

Pragmatico e multidisciplinare sono le parole che meglio descrivono il metodo di lavoro con il quale lo studio affronta anche i progetti più complessi. La passione per l'innovazione e la creatività danno vita a progetti funzionali e rende lo studio uno degli attori emergenti nel mercato internazionale. Le questioni sociali e ambientali guidano il loro approccio ai progetti, ispirandone il pensiero creativo e responsabile.

Torre PWC - Libeskind

Torre PWC - Libeskind

“Il Curvo” è stato concepito come parte di una sfera ideale intenta ad abbracciare e completare piazza Tre Torri

Project Specs

  • Location: Milano
  • Cliente: CityLife
  • Contractor: CMB
  • Anno di completamento: 2020

 

  • Ph. Piermario Ruggeri
SEE ON STREETVIEW

Technology

Torre PWC - Libeskind

SISTEMI UTILIZZATI

Cellule vetrate a silicone strutturale con vetro triplo

La Torre PWC con i suoi 175m di altezza è uno dei tre nuovi edifici per uffici realizzati nel quartiere di Citylife a Milano.
L’edificio è caratterizzato da un volume curvo con una facciata concava scalettata a Sud e convessa a Nord. 
Questa particolare forma è l’espressione del concept architettonico che prende ispirazione dalla cupola rinascimentale. Daniel Libeskind l’ha progettata come parte di una sfera ideale che ingloba e abbraccia la piazza sottostante.

La sua pianta quadrangolare (63mx25m), con i lati lunghi a Sud e a Nord, è leggermente ruotata verso Est. L’altezza tipica di interpiano degli uffici è di 4,1m, mentre il piano 29 destinato agli impianti ha un interpiano di 5 m. Infine, dal solaio del piano 30 fino alla cima dell’edificio si trova il volume vuoto della Crown, che contiene elementi tecnologici e impianti destinati alla manutenzione.

Seguendo le specifiche di progetto, il Gruppo Focchi ha realizzato un involucro costituito da cellule a doppio vetrocamera (TGU), con cavità riempite con Argon, coating basso emissivo, coating solare e distanziatore “warme edge”. Le lastre della vetrocamera sono vincolate lungo i 4 bordi sul telaio in alluminio della cellula con silicone strutturale. Verticalmente sono previste delle copertine esterne in alluminio verniciato PPC, con aggancio a scatto sui montanti.
 

Designed by

Daniel Libeskind Architetti
SBGA Architects

Live Project

“Brunelleschi ha fornito l'idea della cupola come gesto civico urbano che abbraccia i cittadini ed è questo il genio che continua ad ispirarci. Città significa stare insieme, è una nozione condivisa della realtà, sono persone che condividono qualcosa al di là di loro stesse. La geometria della cupola ha una tensione verso la città stessa ed è la celebrazione di un abbraccio. La forma della cupola è un gesto d'amore”.

Daniel Libeskind

 

La torre PwC, soprannominata “il Curvo", si inserisce nel contesto di Piazza Tre Torri come terzo e ultimo grattacielo previsto dal masterplan di riqualificazione della storica Fiera Campionaria di Milano, oggi meglio conosciuta con il nome di CityLife.

L’edificio di 30 piani sviluppati lungo 175 metri di altezza, è caratterizzato dal volume curvo conferito dalla facciata concava scalettata a Sud, e la facciata convessa a Nord.
Per il concept architettonico Daniel Libeskind trae ispirazione dalle opere del Rinascimento italiano. L’iconico andamento curvilineo della Torre è un omaggio alla Pietà Rondanini di Michelangelo ed è concepita dall’architetto come parte di una sfera ideale, intenta ad abbracciare le sue controparti, Torre Allianz e Torre Generali, e completare Piazza Tre Torri.

Other Façade Systems

La Crown

Le facciate della Crown, realizzate con cellule speciali, pezzi unici di notevoli dimensioni, racchiudono un volume unico in cima all'edificio che ospita le torri evaporative e la BMU, che si muove su rotaie per la manutenzione.

Queste facciate non hanno requisiti di tenuta all’aria e all’acqua, il sistema infatti è a pelle singola ed è costituito da cellule con un telaio in alluminio verniciato PPC, senza taglio termico, su cui è inserita una lastra di vetro stratificato di sicurezza.

Sul fronte sud è prevista una serigrafia coprente almeno il 30% della superficie di ogni vetro come misura di mitigazione delle riflessioni sulla piazza. 

Le facciate est e ovest hanno i montanti delle cellule non allineati tra i piani consecutivi. Il vetro si alterna a parti con reti metalliche in acciaio inox Aisi 316, con percentuale di foratura del 90% per garantire una adeguata ventilazione degli impianti.

LEED Gold

L’utilizzo delle cellule in vetro ad alte prestazioni per le facciate, i pannelli fotovoltaici in vetro della cupola, gli impianti di condizionamento estremamente efficienti e il sistema per il recupero e riciclo dell’acqua piovana hanno contribuito a far ottenere alla torre la certificazione LEED™ (Leadership in Energy and Environmental Design) con rating GOLD, soddisfacendo i prerequisiti di sostenibilità ambientale previsti dagli standard internazionali.